Grandi carnivori

Bentornati linci, lupi e orsi

La corservazione della natura e della biodiversità è un compito centrale del WWF. Pochi animali incarnano questa missione come i grandi carnivori.

Il loro ritorno è acclamato da una parte della popolazione e temuto dall'altra. Di certo lascia pochi indifferenti. Favorire la convivenza tra grandi carnivori e l'uomo è una delle sfide che il WWF è chiamato ad affrontare.

Tavola Rotonda sui Grandi Carnivori

Per favorire la convivenza tra grandi carnivori e l'uomo il WWF ha creato la Tavola Rotonda sui Grandi Carnivori, uno spazio neutro per affrontare questa sfida dove trovano spazio sia i protezionisti sia gli allevatori. Lo scopo è quello di discutere e portare alle autorità, alla popolazione, alla politica e alle associazioni di categoria soluzioni condivise e praticabili. Queste soluzioni provengono sia da esperti del settore che da esperienze raccolte in varie parti d'Europa del mondo. Sul sito internet della Tavola Rotonda sui Grandi Carnivori sono disponibili brevi interviste ad esperti, allevatori, e pastori.

La situazione

Dopo la vittoria in votazione con il NO alla Revisione della Legge sulla caccia il 27 settembre 2020, era stato raggiunto, unitamente ad altre associazioni ambientaliste e ai rappresentanti di tutti i portatori di interessi, un comune accordo per una nuova iniziativa della commissione del Consiglio degli Stati concernente la gestione del lupo. 

Presa di posizione sul compromesso lupo

Nel dicembre 2022 però il Parlamento ha deciso di varare una nuova modifica della Legge sulla caccia che prevede “la regolazione secondo il modello dello stambecco”, scavalcando quindi l’accordo raggiunto in Commissione.
WWF, Pro Natura, Bird Life e Gruppe Wolf Schweitz hanno rinunciato a fare ricorso contro a questa decisione perché credono che, anche con questa modifica, ci sia ancora spazio per favorire la coesistenza.

Ciò che conta è la coesistenza di persone e lupi

La coesistenza con il lupo può avere successo sulla base della legge che è stata approvata. Risulta decisiva la regolamentazione attraverso un'ordinanza sulla caccia che non metta in pericolo la popolazione di lupo e rafforzi ulteriormente la tutela delle greggi, nonché la sua attuazione congiunta da parte di alpigiani, agricoltori, guardie forestali, ambientalisti, cantoni e comuni.

 

A inizio novembre 2023 il Consiglio federale ha approvato la nuova ordinanza per la Legge sulla caccia che entrerà in vigore il 1° dicembre 2023. Le associazioni ambientaliste hanno condannato fermamente la decisione in quanto con questo nuovo regolamento viene stabilita, in modo assolutamente arbitrario e ascientifico, una soglia minima di 11 branchi per l’intero territorio svizzero. Ricordiamo che Il WWF non è di principio contraria alla regolazione proattiva della specie, ma questa deve andare di pari passo con le misure di prevenzione e deve essere praticata in modo scientifico e ragionato. Ora confidiamo nel buon senso dei cantoni che saranno chiamati ad applicare la nuova ordinanza.

La nuova Ordinanza sulla caccia: priva di fatti e di logica

Il lupo

I primi lupi sono riapparsi in Svizzera nel 1995. Diversamente dalla lince, il lupo non è stato reintrodotto dall'uomo. Tutti i lupi in Svizzera provengono da popolazioni della Alpi francesi o italiane.

La lince

Le linci erano totalmente scomparse dalla Svizzera a causa di un'intensa deforestazione e di una diminuzione delle popolazioni di selvaggina. Oggi ci sono tre popolazioni di linci sul nostro territorio, una nel Canton Giura e due sulle Alpi svizzere. Il ritorno di questo felino ha permesso di diminuire il rischio di un danneggiamento eccessivo delle giovani piante e ha consentito una rinnovazione naturale delle specie legnose.

L'orso

Dopo quasi 100 anni di assenza nel 2005 un orso ha superato il confine con l'Italia e ha raggiunto la Svizzera. Da allora una decina di orsi sono stati avvistati nei Grigioni, ma nessuno si è fermato a lungo.

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