Tognano

Il riale Tognano rivitalizzato

17. giugno 2020

Il gambero di fiume e la rana agile possono tornare a sorridere: nel Mendrisiotto, a Castel S.Pietro, un tratto di corso d'acqua incanalato e intubato è stato riportato a cielo aperto grazie ad un pogetto di rivitalizzazione promosso nel lontano 2008 dal WWF Svizzera italiana.

Ci sono voluti 12 anni, ma alla fine chi l'ha dura la vince! Era il lontano 2008 quando per la prima volta, il WWF Svizzera italiana aveva portato all'attenzione del Dipartimento del territorio una serie di corsi d'acqua ticinesi incanalati o intubati meritevoli di rivitalizzazione. Lo studio di fattilibtà del WWF indicava il riale Tognano, a Castel S.Pietro, tra i tratti a beneficio ecologico elevato, poiché si trova in un settore ancora molto naturale, con boschetti, campi agricoli e prati, ma soffriva da alcuni decenni a causa di un pesante intervento di arginatura e consolidamento dell'alveo su una lunghezza di ca. 300 metri. Ai tempi non era entrata ancora in vigore la nuova legislazione sulle acque che oggi obbliga tutti i Cantoni svizzeri a pianificare ed attuare interventi di rivitalizzazione per migliorare lo stato dei propri corsi d'acqua. Il WWF ha quindi avuto un ruolo di apri-pista che ha dato, e sta dando, i suoi frutti.

Il progetto, dopo il primo studio di fattibilità del 2008, è stato accolto e portato avanti dal Consorzio Manutenzione Arginature esistenti e future del Basso Mendrisiotto (CMABM) con varie fasi progettuali fino alla realizzazione nel 2019 grazie ai finanziamenti della Confederazione Svizzera, della Repubblica e Cantone Ticino, dei Comuni di Castel San Pietro e Coldrerio, del WWF Svizzera italiana, della Fondazione BluePlanet Virginia Böger X.X. e alla disponibilità dei privati coinvolti. Il collaudo è avvenuto alla presenza della Committenza e delle Autorità il 7 maggio 2020.

 

Creazione di uno stagno all'uscita della tratta intubata

Perché c'è voluto così tanto tempo? I progetti di rivitalizzazione sono di per sé molto complessi: occorre garantire la sicurezza idraulica, predisporre lo spostamento di grandi quantità di materiale di scavo e rifiuti edili di demolizione, gestire le specie invasive e creare le strutture favorevoli alle specie che si intende promuovere. Inoltre, il riale Tognano, oltre ad essere tecnicamente esigente a causa della sua pendenza longitudinale e del regime torrentizio, ha dovuto maturare inserendosi in un contesto pianificatorio votato alla tutela delle aree agricole SAC (superfici di avvicendamento culturale) e di fondi privati, per cui si è dovuto trovare un accordo con tutti i proprietari e gestori. Il risultato è ora davanti agli occhi di tutti: questo progetto ha permesso di riportare il riale a uno stato naturale, creando nuovi habitat acquatici e ripariali di pregio, andando ad eliminare un grosso deficit nel collegamento faunistico tra gli ambienti naturali tra la Valle della Motta e il Monte Generoso, nel corridoio faunistico della Rete ecologica nazionale (REN, oggetto TI 37 Coldrerio Valle della Motta). Le specie bersaglio che ora attendiamo a braccia aperte sono l'ormai raro gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), che dovrebbe lentamente ricolonizzare l'asta a partire dalle popolazioni presenti nel riale di Vigino, nonché la rana agile (Rana dalmatina), che può ora disporre di uno nuovo stagno adeguato alle sue esigenze ecologiche. Insomma: è stata riportata alla luce un’asta fluviale quasi dimenticata, dando spazio alla natura e riqualificando di fatto un intero comparto di elevato valore paesaggistico. 

Rimessa a cielo aperto di una tratta intubata

2019 - Il comparto intercomunale di Coldrerio e Castel San Pietro è caratterizzato dalla presenza dei riali Vigino e Tognano.  Questi riali sono affluenti del riale Raggio, rispettivamente del fiume Faloppia. Essi scorrono prevalentemente a cielo aperto in alveo naturale attraverso superfici agricole (in parte SAC) e in alcuni tratti canalizzati (attraversamento di via Tognano per il Vigino e lungo il confine con la PAMP per il Tognano) o artificiali (parte alta del Tognano).

Il comparto in oggetto, con i riali Vigino e Tognano, è interessante dal profilo naturalistico per i seguenti contenuti:

- Nel tratto superiore dell’asta del riale Vigino è segnalata la presenza del Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), specie protetta (Legge cantonale sulla pesca e sulla protezione dei pesci e gamberi indigeni, e relativo regolamento d’applicazione) e considerata prioritaria a livello nazionale (UFAM, 2011) ed europeo (specie Smeraldo). Questi piccoli corsi d’acqua (località Vigino - Tognano - Loverciano), possiedono dunque un interessante potenziale per questa specie.

- Il comparto è incluso nel corridoio faunistico della Rete ecologica nazionale (REN, inventario nazionale dei corridoi per la fauna selvatica, UFAM, oggetto TI 37 – Coldrerio Valle della Motta). Tale corridoio faunistico, che risulta attualmente perturbato (vie di comunicazione, urbanizzazione), permette l’interconnessione degli ambienti naturali tra la Valle della Motta e il Monte Generoso.

- La sponda sinistra del riale Tognano segna il confine con l’oggetto no. 1803 IFP (Inventario dei paesaggi, siti e monumenti naturali di importanza nazionale). Il comparto è pregevole sotto il profilo paesaggistico, data la ricchezza di elementi naturali e semi-naturali tipici degli ecosistemi agricoli tradizionali (prati, siepi, boschetti, vigneti). Questo limite coincide con la zona Smeraldo ZISC no. 36 (zona di interesse speciale di conservazione della rete Smeraldo della Convenzione di Berna).

- Dal profilo dell’ittiofauna, entrambi i corsi d’acqua hanno discrete potenzialità piscicole (colonizzazione da parte di specie prioritarie, tipiche della zona della trota).

Fase di cantiere (2019):

I contenuti naturalistici inventariati per il comparto in esame riguardano la presenza di un corridoio faunistico della Rete ecologica nazionale, una zona di interesse speciale di conservazione della rete Smeraldo della Convenzione di Berna e la presenza di una popolazione di Gambero di fiume. Il riale Vigino quindi, oltre a presentare un discreto potenziale piscicolo, possiede un interessante valore per numerose specie animali. Inoltre a monte dell’imbocco di via Tognano è presente un biotopo, recentemente ricreato.

Visti i contenuti naturalistici elencati e il potenziale ecologico del corridoio faunistico, si ritiene che la rimessa a cielo aperto di tutto il tratto intubato fino all’immissione nel riale  sia la soluzione che valorizzi al meglio le potenzialità del territorio. Si prevede un canale con una griglia di copertura per l’attraversamento di via Tognano e un alveo naturale per il tratto successivo, realizzato in un fondo agricolo con interesse archeologico.

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