Nuova centrale del Ritom

Nel marzo 2015 il Gran consiglio ticinese ha approvato il rilascio della nuova concessione per l'utilizzo delle acque del Ritom alla nuova società Ritom SA. Il progetto di Nuovo Ritom, dopo due decenni di discussioni, entra ora nella sua fase realizzativa.
Il WWF Svizzera italiana è stato coinvolto nella lunga procedura e, grazie al diritto di ricorso, ha avuto voce in capitolo sulle misure ambientali, in particolare sull’aumento dei deflussi rilasciati dalla futura centrale.
A titolo informativo anticipiamo alcuni aspetti del progetto.
Il progetto del Ritom 2 costerà 250 milioni di franchi. L'entrata in funzione è prevista nel 2020 (procedura autorizzativa permettendo). Produrrà su per giù la stessa quantità di elettricità di oggi ma sfruttando meno acqua. Ad averne beneficio saranno il fiume Ticino e il lago di Cadagno che sarà tutelato.
Caratteristiche tecniche futuro impianto Ritom 2
- Potenza turbine: da 100 MW a un massimo di 120 MW, ripartiti per 75-90 MW alle FFS e 25-30 MW al Cantone Ticino, rispettivamente AET
- A seconda delle esigenze dei singoli partner sarà prodotta corrente da 50 Hz o 16.7 Hz (per uso ferroviario). Il Cantone produrrà per le proprie necessità corrente a 50 Hz, mentre le FFS si riservano la possibilità di produrre corrente a 50 Hz con generatore/trasformatore
- Potenza massima delle pompe: fino ad un massimo di 60 MW ciascuna
- Volume bacino di accumulazione (Ritom): nessun innalzamento della diga
- Volume del bacino di demodulazione fra i 60 e i 90 mila m3
Risanamento del fiume Ticino
Nell’ambito del progetto Ritom 2 si procederà a un risanamento globale del fiume Ticino tra Airolo e Rodi (deflussi minimi, deflussi discontinui, bilancio del materiale detritico, migrazione della fauna ittica).
Le misure previste sul fiume Ticino:
- il risanamento idrologico del fiume Ticino per il tramite del rilascio di maggiori deflussi ad Airolo, nella Garegna e nella Foss e lo smantellamento della presa Canaria bassa;
- il risanamento dei deflussi discontinui per il tramite della costruzione di un bacino di demodulazione di 100'000 m3 che permetterà di contenere il rapporto tra deflusso massimo e minimo giornaliero (Qmax/Qmin) entro la proporzione di 8:1 durante tutto l’anno;
- interventi di ristrutturazione morfologica dell’alveo e rivitalizzazione di alcune tratte individuate con la pianificazione strategica delle rivitalizzazioni. In particolare, la rivitalizzazione della tratta selciata a valle del bacino di Airolo è giudicata di grande importanza sia per il paesaggio, sia per il bilancio ecologico e paesaggistico complessivo del progetto, mentre il ripristino del vecchio alveo della Foss (in aggiunta a interventi di rivitalizzazione dell’alveo dello stesso fiume Ticino a valle di Piotta) permetterà di recuperare 330 metri di corso d’acqua non soggetto a deflussi discontinui quale habitat per la fauna ittica e rifugio durante i picchi di deflusso massimo;
- il risanamento integrale della migrazione della fauna ittica all’altezza del bacino di Airolo, tenuto conto del risanamento idrologico e coordinato con la rivitalizzazione della tratta selciata;
- il coordinamento con la pianificazione strategica cantonale per il risanamento del trasporto solido (flusso di detrito, ritenzione nei bacini ed evacuazione, gestione dei sedimenti fini).
Altre misure ambientali
Il progetto Ritom 2 contempla ulteriori benefici per l'ambiente e la natura:
- protezione totale del lago Cadagno e della sua meromissi;
- misure per tutelale la meromissi del lago Ritom;
- protezione e valorizzazione delle torbiere (non più interessate da prelievi d'acqua);
- misure di valorizzazione del bosco (larici-cembreto).
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