Il Parco del Piano s'ha da fare

19. dicembre 2014

Approvati i crediti per la realizzazione del progetto di valorizzazione del paesaggio del Piano di Magadino

Dopo oltre tre ore di discussione, il parlamento ticinese ha adottato il Piano di Utilizzazione Cantonale (PUC) con 65 voti, 8 contrari e 6 astenuti (era richiesta la maggioranza qualificata con 46 sì).  Inoltre ha approvato i crediti per tutelare e valorizzare il paesaggio lungo il fiume Ticino, nello specifico per il periodo 2013-2016 di 2.2 milioni per gli investimenti necessari ad attuare gli obiettivi del progetto e circa 475mila per la gestione del Parco.
Sicuramente le firme raccolte per la salvaguardia degli spazi verdi del nostro Cantone hanno contribuito ad ottenere questo storico risultato.
"Sono soddisfatto del voto, dopo tanto lavoro, finalmente possiamo portare il Parco sotto l'albero di tutti i iticinesi. A stupirmi è stato soprattutto il voto. Dopo le recenti pressioni non immaginavo che il progetto riuscisse a portare a casa un sostegno così massiccio. Prova evidente del fatto che il lavoro svolto in questi mesi è stato efficace ed ha convinto gli scettici della necessità di valorizzare questo territorio. Il progetto ha una grandissima importanza per la regione e per il Cantone ed è assolutamente indipendente dal collegamento veloce del Locarnese", come sostenuto da Francesco Maggi, Responsabile WWF della Sezione italiana.

Secondo il Rapporto di Pianificazione, "il Parco del Piano (PPdM) nasce dunque come uno degli elementi della riorganizzazione territoriale dell’intero comprensorio del PdM. L’obiettivo generale è quello di offrire uno spazio aperto, un paesaggio di qualità – destinato allo sviluppo in sinergia di agricoltura, natura e svago locale – all’interno dell’area urbana tra gli agglomerati di Locarno e Bellinzona. Il Parco è chiamato a rispondere alle esigenze di valorizzazione del territorio, ma la sua importanza non è certo limitata all’area toccata. Esso sarà infatti in costante relazione con il contesto territoriale che lo circonda al quale è, per contenuti e per funzionalità, intimamente legato. La scheda del Piano direttore sancisce alcuni principi, definisce il perimetro del Parco e determina le modalità operative, indicando anche i compiti generali del futuro ente gestore. Sono punti fermi dei quali la progettazione ha dovuto tenere conto".

Ci congratuliamo quindi con tutti coloro che hanno reso possibile questo sorprendente risultato.

Per maggiori informazioni potete andare sul sito del Cantone, cliccando qui.

Per visionare il PUC cliccate qui

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