Il mondo ha la febbre
12. maggio 2022
Di Davide Milo, Tio, 12 maggio 2022
L'annuncio dell'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) è di quelli che fanno tremare, purtroppo dal caldo. «Le probabilità che almeno uno dei prossimi 5 anni raggiunga temporaneamente la soglia di 1,5°C stabilita con l'accordo di Parigi sono salite al 50%. Nel 2015 erano pari a zero», twitta l'organo che si occupa dell'osservazione meteo al fine di coordinarne l’uso per il benessere dell’umanità.
Cosa significa? «È molto probabile che un anno tra il 2022-2026 sarà il più caldo mai registrato», ci spiega l'esperto Luca Nisi, dall'osservatorio meteorologico di Locarno Monti. Una previsione già di per sé preoccupante, ma che diventa allarmante se si prende atto della realtà dei fatti: «L'anomalia non è uno scenario futuro, siamo a 1,1 gradi in più rispetto al periodo preindustriale, in Svizzera sono oltre due gradi», prosegue il meteorologo. «Sentire che il limite che si cercava di contenere con l'accordo di Parigi potrebbe essere raggiunto nei prossimi 5 anni fa chiaramente impressione», aggiunge.
Insomma, il mondo ha la febbre, e non da ieri. «È così da diversi decenni. A partire dagli anni '80 il riscaldamento globale ha subito un'accelerazione. Il raggiungimento di questa soglia, quindi, non porterà a uno stravolgimento improvviso. Gli effetti del riscaldamento globale li si può vedere a livello mondiale già con una certa regolarità: pensiamo alle forti precipitazioni, ai lunghi periodi di siccità o alle temperature estreme che si registrano ora in un luogo, ora in un altro». Cosa ci si deve aspettare per il futuro? «Alcuni di questi fenomeni si verificheranno più spesso o con maggior intensità», sottolinea Nisi.
Le temperature estive di questi giorni, insomma, potrebbero essere un sintomo di questo malessere. «Anche se è difficile collegarle con il riscaldamento climatico - ci tiene a precisare il meteorologo -. Possiamo però dire che avremo una serie piuttosto lunga di giornate estive precoci con temperature elevate. Siamo anche sette gradi sopra la media delle massime registrate in questa stagione. E di solito i segni del riscaldamento climatico sono più percettibili in primavera».