No al raddoppio del Gottardo 
Contro la modifica del 26 Settembre 2014 della Legge Federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS) - Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo. Senza il raddoppio del Gottardo si rispetta la Costituzione, si risparmiano un sacco di soldi, si ferma l'invasione dei camion, l'AlpTransit viene sfruttato appieno e le Alpi restano protette.Il Ticino subisce già fortemente le conseguenze del traffico sull’asse del Gottardo, il raddoppio finirebbe inesorabilmente per attirare ancora più traffico, in particolare quello pesante. La salute delle persone che vivono lungo l’asse nord-sud ne soffrirebbe ancora di più. Inoltre, con la costruzione di una seconda canna stradale, il Ticino sarebbe completamente isolato dal resto della Svizzera per 140 giorni, poiché sarebbe necessario risanare d’urgenza la galleria esistente senza un’offerta alternativa su treni-navetta.
Qui potete scaricare il formulario da firmare del referendum.
Qui potete leggere tutti e cinque gli argomenti del NO.
Gioco sporco al Gottardo? NO
La Costituzione e la legge vietano la costruzione di una seconda galleria stradale al Gottardo. Il popolo ha più volte confermato questo divieto in votazione. Ma la Berna federale usa il risanamento della galleria esistente come pretesto per scavare comunque un secondo tubo nel granito. Con la presunta «galleria di risanamento» la capacità aumenta da due a quattro corsie e la volontà popolare resta per strada.
3 miliardi per un altro buco? NO
Il risanamento della galleria stradale del Gottardo e la costruzione di un secondo tunnel costano tre miliardi di franchi in più rispetto al risanamento con un trasbordo temporaneo di auto e camion su treni-navetta. Col secondo tubo lo Stato mette inutilmente mano al portafoglio: se, come promesso, ci saranno solo due corsie aperte al traffico, le colonne restano tali e quali. Ma i miliardi delle nostre tasse se ne vanno in fumo.
Investire al posto sbagliato? NO
I miliardi di soldi pubblici spesi al Gottardo per il traffico dei camion e dei vacanzieri mancheranno nelle città e negli agglomerati. Se si raddoppia il Gottardo, i soldi non basteranno per eliminare i veri punti critici. Nel Sottoceneri la situazione, già oggi insostenibile, diventerebbe davvero drammatica: ancora più traffico, più colonne e più inquinamento dell'aria.
Spianare le Alpi? NO
Nel 1994 il popolo ha incaricato il Consiglio federale di proteggere gli abitanti delle vallate alpine dal traffico stradale di transito. Per questo obiettivo si sono spesi miliardi per le nuove gallerie ferroviarie di base (AlpTransit) al Lötschberg e al Gottardo. Ora il Consiglio federale vuol far concorrenza all'AlpTransit e mettere a disposizione più capacità stradale. Non ci vorrà molto prima che il doppio dei camion odierni parta all'assalto delle Alpi.
Isolare il Ticino? NO
La galleria del Gottardo esistente è in condizioni talmente gravi, che deve essere risanata d'urgenza prima che si possa inaugurare una seconda canna. Così il tunnel resterebbe completamente chiuso per 140 giorni. Le auto e i camion potrebbero raggiungere il Ticino solo facendo lunghi giri, perché non ci sarebbe un’offerta sostitutiva su treni-navetta. Se invece si rinuncia al raddoppio, il traffico stradale ha sempre a disposizione un'alternativa valida. 

No al semisvincolo
Grazie a tutti coloro che hanno aderito al referendum, ai tantissimi che l'hanno firmato, a tutti i volontari che hanno raccolto firme alle bancarelle, ai seggi, fra i propri amici e colleghi, informando e spiegando perché questo progetto è sbagliato.
Non ripetiamo gli errori del passato: i nostri figli meritano di meglio! 

 

torna a Referendum

.hausformat | Webdesign, TYPO3, 3D Animation, Video, Game, Print