I contenuti naturali

All’interno del comparto di studio sono presenti 21 zone naturali protette. Si tratta principalmente di siti di riproduzione di anfibi di importanza nazionale, cantonale e locale, nonché di spazi vitali per rettili e di paludi d’importanza nazionale. Le riserve naturali di Pre Murin e Molino-Colombera sono delle zone protette a livello internazionale.

La riserva naturale del Pre Murin ospita una fitta rete di ruscelli ancora allo stato naturale. Qui vivono specie vegetali ed animali minacciate a livello internazionale, tra cui la rana di Lataste, presente in Svizzera unicamente nel Mendrisiotto e il gambero dai piedi bianchi. Nella zona smeraldo di Molino-Colombera sono presenti paludi d’importanza nazionale, che ospitano una delle ultime popolazioni autoctone di testuggine d’acqua, specie in passato ritenuta estinta in Ticino.

La rete idrografica è composta, oltre che dal Laveggio, dal suo affluente principale Moree e dal lago Ceresio, anche da una rete di canali e ruscelli che solo localmente si trovano allo stato naturale. La forte urbanizzazione territoriale ha costretto una grossa porzione del Laveggio a scorrere in un percorso artificiale con strutture estremamente monotonizzate dagli interventi di natura idraulica. Queste aree ecologicamente compromesse assumono solo parzialmente la funzione di corridoio ecologico e non soddisfano le esigenze delle specie animali e vegetali legate a questi ambienti.

I boschi planiziali sono spesso alternati a colture e vigneti e sono limitati prevalentemente alle aree lungo il Laveggio e presso le riserve naturali di Pre Murin e Colombera. Nel perimetro sono presenti alcune selve castanili.

All’interno della pianura urbanizzata l’area verde di Valera costituisce il comparto agricolo più interessante, poiché è uno degli ultimi spazi verdi ancora in grado di fungere da corridoio ecologico tra il parco della Valle della Motta, la Campagna Adorna e l’area verde di Ligornetto. 

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