Paesaggio palustre del Piano di Magadino

Progetto: preservare e valorizzare il Paesaggio palustre del Piano di Magadino

Il WWF è attivo da cinque decenni a difesa del principale paesaggio palustre del Canton Ticino. Ha avuto un ruolo di primo piano per la protezione delle Bolle di Magadino e la nascita del Parco del Piano di Magadino. Con questo progetto, il WWF intende valorizzare il Paesaggio palustre d’importanza nazionale (nr. 260)  del Piano di Magadino.  

Il paesaggio palustre è un mosaico di paludi, zone di riproduzione per gli anfibi, riserve per gli uccelli acquatici e boschi golenali d’importanza nazionali e cantonali. Finora i maggiori sforzi sono stati profusi per allontanate le attività di estrazione di inerti dalla foce del Ticino e la successiva rinaturazione del delta. Tutte le zone protette all’interno del Paesaggio palustre necessitano di interventi urgenti in quanto l’abbassamento del livello della falda e la presenza di specie invasive sta minacciando la ricca biodiversità di questi ambienti. La rinaturazione della golena Boschetti lungo il fiume Ticino mira a stabilizzare il livello della falda del fiume, mentre il Parco del Piano di Magadino, in collaborazione con l’Ufficio cantonale natura e paesaggio è chiamato a gestire le aree protette. I mezzi finanziari a disposizione sono però insufficienti per far fronte ai reali bisogni d’intervento.

Il ruolo del WWF

Il WWF vuole accelerare il ripristino dei principali ambienti palustri mettendo a disposizione risorse supplementari, sia umane che finanziarie. Il responsabile del WWF Svizzera italiana è membro dell’Ente Parco del Piano di Magadino sin dalla sua costituzione nel 2017 e si è da subito impegnato per promuovere gli interventi di riqualifica dei biotopi del paesaggio palustre. Per alcuni anni il comitato del WWF Svizzera italiana ha messo a disposizione dell’Ente Parco il 20% del tempo di lavoro del responsabile regionale per questo compito. Il WWF cerca inoltre attivamente potenziali sostenitori finanziari per poter accelerare gli interventi di riqualifica delle zone protette, interventi spesso molto onerosi a causa della presenza di specie invasive.

Obiettivi del progetto

  • Intervenire sui principali ambienti protetti per preservare la biodiversità e ripristinare le condizioni favorevoli alle specie degli ambienti palustri.
  • Ricreare ambienti idonei per specie prioritarie: Tarabusino, Cannareccione, Martin pescatore, Schiribilla, Migliarino di palude, Tartaruga palustre, Tritone crestato. 
  • Far conoscere al pubblico il valore degli ambienti umidi mediante totem informativi, osservatori e schede nel sito web.

Misure previste

  • Ripristino oggetto Vigna Lunga Trebbione
  • Ripristino oggetto Santa Maria
  • Ripristino oggetto Cugnoli Curti
  • Ripristino oggetto Lanche al Pizzante – Isoletta
  • Ripristino sito riproduzione anfibi di Progero
  • Ripristino oggetto Ciossa Antognini
  • Elaborazione e posa totem informativi
  • Rifacimento osservatorio laghetto di Gudo

Durata del progetto

6 anni (2023-2028)

Costi

Sono previsti investimenti per 3.5 milioni di franchi, in gran parte sostenuti da Confederazione, Cantone e Comuni del Parco.

Sostenitori del progetto

La fondazione Blue Planet Virginia Böger X.X. sostiene il progetto con un ammontare di 300'000.- franchi su 4 anni ('23-'26).

Misure realizzate

Vigna Lunga Trebbione, tappa 1

Vigna Lunga Trebbione, tappa 2

Palude Isoletta (Cugnasco)

Cugnoli Curti (Contone), tappa 1

Gerre di Sotto

Nuovo osservatorio laghetto di Gudo

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