Pian d'Arbigo e Bosco Maia

Infrastruttura ecologica del Piano d’Arbigo e Bosco Maia

Quest'area ha una grande ricchezza naturalistica, nonostante si trovi vicino a zone densamente popolate e la frammentazione causata dalla presenza della zona industriale e della strada cantonale (Golino-Losone e Golf-Gerre). L'interruzione tra gli ambienti golenali pregiati a ridosso del fiume Melezza e la riserva forestale del Bosco Maia rendono necessari interventi di interconnessione sia tra i biotopi presenti nel comparto sia verso l'esterno per garantire la funzionalità del comparto.

Gli obiettivi del progetto di interconnessione:

  • Identificare i principali collegamenti ecologici tra i biotopi all’interno del comparto di studio e verso l’esterno.
  • Garantire la conservazione a lungo termine delle specie presenti all’interno del comparto di studio attraverso la tutela dei biotopi e l’interconnessione tra di essi.
  • Identificare le principali necessità d’azione volte a migliorare il reticolo ecologico.
  • Garantire il necessario coordinamento con i progetti di sviluppo futuri del comprensorio per mantenerne la funzionalità ed evitare conflitti.

Contenuti naturali

All’interno del comparto di studio si trovano molteplici ambienti naturali di importanza nazionale, cantonale e federale.

Nel Bosco Maia una moltudine di stagni creano le condizioni ideali per gli anfibi e le libellule. Il Piano di Arbigo è caratterizzato da ambienti in generale più aridi tra i quali spiccano la zona golenale e alcuni prati e pascoli secchi.

Specie faro

Quali specie faro sono state scelte delle specie caratteristiche dei vari ambienti che si trovano all’interno del perimetro di studio, in prevalenza minacciate o prioritarie di protezione, e che possano beneficiare delle misure proposte per migliorare l’interconnessione tra i vari biotopi.

Infrastruttura ecologica

L'infrastruttura ecologica del comparto presenta diverse criticità. Le problematiche principali sono riconducibili alla strada cantonale, agli edifici, al campo da golf e alla zona industriale.

Proposte d'intervento

Sono state individuate numerose misure per migliorare la funzionalità dei corridoi ecologici lungo i corsi d’acqua e a ripristinare il collegamento nord-sud attraverso il Golf alle Gerre.

Interventi realizzati

Nuovo biotopo (Misura M 16)

La zona interessata dalla creazione del biotopo e di alcune strutture a favore della piccola fauna è inserita in un comparto fortemente antropizzato. La permeabilità biologica della zona, e quindi di conseguenza la possibilità per gli anfibi di poter effettuare le regolari migrazioni stagionali indispensabili alla loro sopravvivenza, è spesso ostacolata da strade, edifici e recinzioni. Lo stagno realizzato, assieme a quello previsto sul sedime del Patriziato (Misura 17) e quelli esistenti nel Bosco Maia e all’interno del Golf, andrà a migliorare l’infrastruttura ecologica della zona. A beneficiare degli interventi sarà tutta la piccola e media fauna, in particolare gli anfibi quali il Rospo, il Tritone punteggiato e il Tritone crestato.

All’interno del sedime prativo di proprietà della ditta AGIE SA (che ringraziamo di cuore per la disponibilità) è stato creato, nel corso del mese di marzo 2024, uno stagno impermeabilizzato con geotessile di circa 100 m2 con una profondità massima di circa 80 cm (rive con pendenza massima del 35%). La zona scelta per lo scavo presentava una conformazione idonea con una depressione e un lato in leggera pendenza che ha permesso sia di limitare la profondità di scavo, sia di riutilizzare il materiale scavato per rifinire il bordo verso la strada cantonale. Non è stato pertanto necessario allontanare o creare depositi di terra nelle vicinanze, ciò che ha permesso di contenere i costi di realizzazione. Oltre allo stagno è stata creata una pietraia di circa 10 m3 di volume. I sassi hanno una granulometria mista variabile tra i 10 e i 30 cm. I sassi sano stati posati a mano e all’interno sono state inserite alcune piode di grosse dimensioni orizzontali al fine di creare dei rifugi asciutti per gli anfibi e la piccola fauna.

I costi di progettazione e realizzazione ammontano a 34'000 franchi. i costi sono stati coperti grazie al sostegno finanziario della Fondazione Blue Planet Virginia Böger X.X., dell’Ufficio cantonale natura e paesaggio e da donazioni dei soci WWF. Ringraziamo di cuore tutti i donatori, senza i quali questi lavori non potrebbero essere realizzati.

Presa di posizione sul progetto di riserva forestale

Presa di posizione che segna il primo passo per l'istituzione della riserva. Il comparto boschivo di 135 ettari vengono tutelati e valorizzati grazie all'istituzione della riserva ai sensi della legislazione forestale federale e cantonale.

Rassegna stampa

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