comunicato stampa - Variante 98: un chiaro no dal comitato ‘Via la strada dal Piano’

04. febbraio 2014

La proposta del Consigliere di Stato Zali non rispetta la volontà popolare e affosserebbe definitivamente un collegamento veloce per il Locarnese

Il comitato ‘Via la superstrada dal Piano’, uscito vincitore dal referendum del settembre 2007, si opporrà con ogni mezzo a qualsiasi tentativo di resuscitare collegamenti veloci sul Piano di Magadino. In alternativa alla Variante 95, il comitato aveva proposto la Variante Panoramica. Nel 2008 questa variante è stata ripresa e approfondita, assieme ad un lotto di possibili varianti di pianura, da un gruppo tecnico, dove sedeva pure un rappresentante dell’Ufficio federale delle strade (USTRA). Tutte le varianti approfondite erano tecnicamente fattibili e soddisfacevano pienamente il rapporto costi/benefici secondo gli standard NISTRA utilizzati dalla stessa USTRA. Di tutto il lotto la Variante Panoramica è sempre risultata la più economica tra quelle analizzate.

Tuttavia, in seguito alle pressioni dei Comuni, che hanno sempre spinto per un tracciato di pianura in modo da poter sviluppare le loro aree industriali, le tre varianti scelte dalla direzione politica di progetto furono tutte di pianura, e più onerose della Panoramica. In seguito, la stessa USTRA ha chiesto una modifica dei tracciati per poter realizzare i tratti in sotterranea a doppio tubo, avanzando nuovi standard di sicurezza in vigore nell’UE. Questo ha portato a un peggioramento dei tracciati e a un aumento dei costi. Pertanto, considerando che la Mappo-Morettina, ma anche la recente Vedeggio-Cassarate, sono state realizzate a tubo unico e considerati pure gli sviluppi tecnici dei veicoli, sempre più dotati da dispositivi anti-collisione, se  proprio si intende ridurre i costi vi sono due possibilità: chiedere all’USTRA di ritornare sul tubo unico, oppure ripescare la Variante Panoramica. Sempre che questo risparmio sia necessario, visto che anche con la realizzazione a due tubi i tracciati soddisfano pienamente il rapporto costi/benefici dell’USTRA. Se è stato commesso un errore politico, semmai è quello del Consiglio di Stato che ha privilegiato il raddoppio del Gottardo ad ogni costo a scapito dei progetti locali, come il collegamento A2-A13 e la circonvallazione di Agno.

La Variante 98, che fu modificata su pressione dei comuni con l’inserimento di svincoli in piena area agricola,  avrebbe conseguenze disastrose per l’area agricola del Piano di Magadino, paragonabili alla Variante 95 caduta in votazione. Se l’onorevole Zali vorrà riproporre tale variante lo scontro sarà inevitabile e porterà ad un affossamento definitivo del collegamento. Già l’ostacolo giuridico dell’attraversamento del paesaggio palustre appare insuperabile in quanto manca la prova che non vi siano alternative migliori. E sarà molto difficile per il Cantone dimostrare che la Variante 98 sia l’unica variante possibile dopo averne sostenute ufficialmente ben tre.

Per il comitato ‘Via la strada dal Piano’

Agrifutura, Giovanni Berardi, 079 3374704

APM, Associazione Piano di Magadino, Ulrico Feitknecht, 076 379 11 62

ATA, Associazione traffico e ambiente, Werner Herger, 079 463 73 99

Ficedula, Associazione per lo studio e la salvaguardia dell’avifauna della Svizzera italiana, Roberto Lardelli,  079 794 30 64

Greenpeace Ticino, Matteo Buzzi, 079 581 84 96

Pro Natura Ticino, Luca Vetterli, 091 835 57 67

STAN, Paolo Camillo Minotti, 091 751 16 25

WWF Svizzera italiana, Francesco Maggi , 078 791 68 56 

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